Chi siamo

Birra Riccardi nel 1840

La memoria del birrificio Riccardi affonda le sue origini nel 1840, anno in cui diede principio, in quel di Torino, alla produzione di birra e gazzosa.
Trasferitosi in seguito a Vercelli nel 1875, e più tardi a Cuneo nel 1897, accrebbe di molto la sua esperienza brassicola negli anni successivi, come testimoniano la palazzina edificata per alloggiare l’impianto di brassaggio, esistente tutt’oggi in città, e, come similmente appare da documentazione di esercizio, le prospere produzioni di Birra Pilsen e Birra Vienna, unitamente alla produzione di ghiaccio, gazzosa e selz, sino al 1942.

Birra Riccardi oggi

Nel presente, gli eredi del premiato birrificio cuneese, sostengono la cultura del suo racconto di stile presentando gli stessi tipi di birra e principi produttivi d’un tempo, adattati alla contemporaneità birraria.

La Pilsen, ad esempio, riceve la tecnica del dry-hopping, che sottolinea e valorizza le componenti aromatiche dei tradizionali luppoli nobili; mentre la Vienna – stile che stava diventando desueto – è riscoperta con l’innesto di un’innovativo luppolo, di una nuova varietà, ma sempre proveniente dai tradizionali Hopfen Garten tedeschi. Infine la Ipa attinge ad un’ispirazione antica di secoli, ma è senza alcun dubbio una delle tipologie più attuali, nel panorama birrario internazionale.

Birra Riccardi si appoggia, per la produzione, al Birrificio San Paolo di Torino, uno dei birrifici piemontesi più affermati, capace – tra le tante soddisfazioni – di vincere una medaglia d’argento nella prestigiosa World Beer Cup. Il birraio Graziano Migliasso è persona sensibile, attenta, meticolosa, ed è assieme a lui che Birra Riccardi ha deciso di far rivivere le proprie ricette.

Birra Uso Pilsen

Lager chiara in stile Bohemian Pilsner non pastorizzata

Birra a bassa fermentazione, di colore chiaro, caratterizzata da notevole pulizia olfattiva, come previsto dallo stile: alla rotondità mielata dei malti è contrapposto l’elegante erbaceo dei luppoli nobili (Saaz e Tettnanger).

La bocca ripropone il tema olfattivo, con un attacco maltato, seguito da una buona secchezza e dal vigore dei luppoli.

Birra di grande semplicità, costruita cercando la facilità di beva, senza mai rinunciare alla personalità.

Suggeriamo di servirla come aperitivo, o di abbinarla alla prima parte del pasto. Le sue spiccate caratteristiche sgrassanti la rendono sorprendente con le fritture (magari di pesce), con i formaggi freschi (ad esempio coi caprini), oppure assieme ai salumi con buona presenza di parte grassa (ad esempio con un buon lardo).

Disponibile in bottiglie da 75 cl e in fusti da 20 litri

Birra Quotidiana 2017

Birra Uso Vienna

Lager ambrata in stile Vienna non pastorizzata

Birra a bassa fermentazione, di colore ambrato, deve il suo nome allo storico malto utilizzato, che dona particolari note biscottate e appena caramellate, che si sposano con le decise note fruttate e floreali del nuovo luppolo Mandarina Bavaria.

ll risultato è di grande intensità, ma anche di grande equilibrio, per una birra che maschera molto bene il grado alcolico e la complessità, mantenendosi pericolosamente beverina.

Il suo equilibrio la rende perfetta per una (lunga) serata tra amici, ma la sua parte maltata può bilanciare altrettanto bene la sapidità di alcuni cibi, mentre la profondità della birra rende possibile l’abbinamento anche con piatti di buona intensità. Suggeriamo di provarla con le paste senza pomodoro (ad esempio le trofie al pesto) o con i secondi di carne (ad esempio un guanciale al forno).

Disponibile in bottiglie da 75 cl e in fusti da 20 litri

Birra Uso IPA

Birra ambrata in stile American Pale Ale non pastorizzata

Birra ad alta fermentazione, ambrata, ispirata alle ricette che nel XVIII secolo venivano prodotte nel Regno Unito e commercializzate nelle colonie indiane, ma caratterizzata dai luppoli americani, che dominano l’ olfattivo con le loro inconfondibili note agrumate e resinose.

ln bocca l’amaro dei luppoli è ben bilanciato dalle dolcezze dei malti, mentre ancora ai luppoli è affidata la regia del sontuoso retrolfattivo, complesso e profondo.

Birra dedicata agli amanti dei luppoli, è perfetta per abbinare… la pinta! Si può anche accompagnare al cibo speziato, ai crostacei, alle frittate alle erbette, ma da il meglio di sé – visto l’elevato livello di amaro – come aperitivo, per stimolare l’appetito, sfruttando le naturali caratteristiche del luppolo.

Disponibile in bottiglie da 75 cl e in fusti da 20 litri

 

Birra Uso BRUNA

Strong Belgian Ale con fave di cacao

La profondità del colore tonaca di frate preannuncia un olfattivo di grande intensità, dominato dai toni caldi del malto, contrappuntati dagli esteri derivanti dal ceppo di lievito belga, con le caratteristiche note fruttate e speziate, e arricchiti dall’aggiunta in bollitura di fave di cacao. In bocca la potenza etilica è ben imbrigliata dalla struttura, il sorso è completo e appagante, il finale lungo e articolato.

Birra ad alta fermentazione

Disponibile in bottiglie da 75 cl e in fusti da 20 litri

Sidro di Ghiaccio

Il nome ‘sidro di ghiaccio’ (cidre de glace) è un calco della più nota denominazione vin de glace (Eiswein).
Il cidre de glace è stato prodotto per la prima volta nel 1989 da Christian Barthomeuf, un pioniere della piccola industria vinicola del Quebec, di origini francese. L’ispirazione nacque principalmente dalla sua esperienza nella produzione di “vino ghiacciato”.
La lavorazione del sidro di ghiaccio è tutt’altro che semplice, per ottenere un litro della suggestiva bevanda servono all’incirca dieci chilogrammi di mele.
le basse temperature consentono la naturale separazione degli zuccheri, ottenendo un concentrato che verrà destinato a una lunga fermentazione alcolica. Dopo circa sei mesi di riposo, gli zuccheri residui risulteranno superiori ai130 grammi per litro, mentre il tasso alcolico della bevanda varierà tra i 7 e i 13 gradi.

Disponibile in bottiglie da 50 cl

Contatti

Birra Riccardi srl

Cell. +39 370 13 20 385
info@birrariccardi.it